Periodicamente le automobili devono essere sottoposte a controlli mirati a verificare le condizioni del veicolo ed eventualmente impedirne la circolazione, se queste non rispettano gli standard previsti dalla legge.
Tuttavia può capitare, per diverse ragioni, che la scadenza venga dimenticata.
Ma come ci dobbiamo comportare in questo caso?
Cosa possiamo fare per non dimenticare questa scadenza?
Se non siete abituati a fissare le scadenze in agenda, esistono altri metodi. Oltre a quello di verificare la scadenza sulla carta di circolazione, è possibile affidarsi anche a dei portali istituzionali come ad esempio il portale dell’automobilista, gestito dal Dipartimento dei Trasporti del MIT, che previa registrazione offre la possibilità di notificare il promemoria dell’intervento di Revisione via sms o via email. Il sito in questione è il seguente: www.ilportaledellautomobilista.it
Stando a quanto riportato sul Decreto n. 408 del Ministero dei Trasporti, la prima Revisione deve essere effettuata a distanza di 4 anni dall’immatricolazione del veicolo. Successivamente ogni 2 anni. I mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate sono invece sottoposti a Revisione annuale.
Per sapere con esattezza il termine ultimo per sottoporre il proprio mezzo a Revisione occorre conoscere mese e anno di immatricolazione. Ad esempio: se l’auto è stata immatricolata il 5 gennaio del 2015, la Revisione dovrà essere effettuata entro il 31 gennaio 2019. Successivamente, ogni due anni, andrà eseguita entro il termine del mese in cui è stata fatta la precedente, nel caso dell’esempio sopra il termine sarà il 31 gennaio del 2021.
Se l’auto non ha fatto la Revisione entro i termini prestabiliti NON può circolare su strada. Questo anche se l’intervento di Revisione è già stato prenotato. Il foglio di prenotazione permette la circolazione solo nel giorno in cui l’auto deve essere ricoverata in officina per l’intervento.
È possibile effettuare la Revisione presso le officine autorizzate. Queste sono infatti collegate in tempo reale al CED della Motorizzazione, a cui verranno trasmesso l’esito della Revisione.
Non esistono sanzioni retroattive. Se i termini della Revisione sono scaduti occorre semplicemente prenotare ed eseguire l’intervento. Se la Revisione viene superata si potrà tornare a circolare normalmente. Diverso il caso in cui si viene fermati per un controllo stradale.
Se durante un controllo stradale viene accertato che i termini per la Revisione sono scaduti, scatta una sanzione amministrativa che parte dai 159,00€ e arriva fino ai 639,00€ (art. 80 CdS comma 14). Inoltre l’organo accertatore annota sulla carta di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fin tanto che non effettua la Revisione; è possibile quindi circolare solo per recarsi al centro revisione più vicino. Al termine dell’operazione, l’etichetta della Revisione sarà apposta sopra al timbro di sospensione. Attenzione perché nel caso in cui si venga fermati una seconda volta e sia già presente sulla carta di circolazione il timbro che certifica la mancata Revisione, le sanzioni si fanno molto più salate: da 1.842,00€ a 7.369,00€, a cui va aggiunto il fermo di 90 giorni del mezzo (disposizioni del capo I, sezione II, Titolo VI dell’art. 214 del CdS).
Come al punto 7 la Revisione scaduta comporta una sanzione amministrativa che va dai 159,00€ ai 639,00€. Se il controllo avviene in Autostrada, oltre alla sanzione, scatta il fermo amministrativo del veicolo (art. 176 comma 18).
Se si viene coinvolti in un incidente stradale con Revisione scaduta, la compagnia assicurativa potrebbe rivalersi sul contraente addebitandogli le somme dei risarcimenti pagati agli altri soggetti coinvolti nel sinistro.
La scadenza per le bombole GPL è di 10 anni, per quelle a metano dopo 5 anni, se omologate in base alla vecchia normativa nazionale DGM o dopo 4 anni se l’omologazione rispetta la più recente normativa europea R110 ECE/ONU. Per le bombole in composito la revisione deve essere effettuate ogni 2 anni.